Nel mondo il 13-15% delle coppie sono sterili e le cause di l’infertilità sono imputabili per il 25-50% a fattori maschili. La sterilità maschile sembra essere dovuta nel 60% dei casi a cause di natura genetica, mentre fattori ambientali e personali del singolo individuo rappresentano la restante parte.
Tra questi ultimi ritroviamo sostanze chimiche, squilibri ormonali, consumo di alcol e tabagismo. Questi fattori sembrano avere in comune denominatore la capacità di determinare stress ossidativo:
essi causerebbero l’aumento di specie reattive dell’ossigeno (ROS) in grado di esercitare un’azione ossidante sui lipidi presenti nelle membrane degli spermatozoi. Tale azione, definita perossidazione lipidica, ha come conseguenze la riduzione del numero degli spermatozoi e della loro motilità nonché la determinazione di una morfologia anomala e, di conseguenza, infertilità.
Ne consegue, che proteggere gli spermatozoi dallo stress ossidativo potrebbe avere un effetto positivo sulla fertilità maschile. Ma come fare?
Un recente studio condotto da Yamamoto e colleghi mette in relazione alimentazione e fertilità maschile, dimostrando come il consumo regolare di un alimento altamente fruibile come il succo di pomodoro abbia un effetto positivo sulla motilità spermatica e di conseguenza sulla fertilità.
La sostanza attiva presente all’interno del succo di pomodoro sembra determinare l’aumento della motilità degli spermatozoi è il licopene. Si tratta di una sostanza che vanta un’efficiente attività antiossidante, in grado quindi di combattere lo stress ossidativo, sebbene non siano ancora stati chiariti i meccanismi con cui incrementerebbe la motilità spermatica.
Il nostro organismo non è però in grado di sintetizzare il licopene, lo si trova sotto forma di pigmento rosso all’interno di frutta e verdura, in particolare pomodori ma anche cocomeri e albicocche.
Si tratterebbe di un’ulteriore conferma di come lo stile alimentare giochi un ruolo fondamentale nella determinazione dello stato di salute dell’individuo.