Eccessivo, continuo stress semina il terrore nel corpo, così come l’umore e le prestazioni mentali e fisiche. In questi scenari, siamo in grado di utilizzare le erbe adattogene per contribuire a portare il corpo in uno stato di equilibrio ormonale, di energia produttiva con uno stato di rilassamento e di benessere.
Il termine adattogeno fu coniato dal farmacologo russo N.V. Lazarev per indicare un agente naturale in grado di aumentare la resistenza e la capacità di adattamento dell’organismo a fattori stressogeni e condizioni sfavorevoli di qualunque origine.
Le piante officinali adattogene aumentano la resistenza, le difese dell’organismo, la capacità di concentrazione e stimolano a reagire positivamente alle situazioni di stress di vario tipo. Puoi usare questi rimedi naturali contro vari disturbi come cattivo umore, spossatezza, dolori muscolari, irritabilità legati a periodi di stress come il cambio di stagione.. Per sintesi veniamo ai tempi ” moderni” e scopriamo che tali sostanze vengono definite come: curano un pò tutto senza uno specifico meccanismo di azione clinica e senza che si sia capito bene perché agiscono tanto in profondità.
Adattogeni sono sostanze naturali, che migliorano la tolleranza allo stress psico fisico e metabolico, aumentano la resistenza fisica e psicologica-ambientale e potenziano anche le difese immunitarie, migliorano le funzioni ormonali in toto; sono antiossidanti e permettono al corpo di contrastare globalmente gli eventi avversi esistenziali.
Per essere definiti tali debbono rispondere a specifici requisiti:
- Essere innocui o causare il minimo disturbo alle normali funzioni fisiologiche dell’organismo;
2. Azione non specifica (ossia deve aumentare la resistenza ad un ampio raggio di stressor) senza avere spiecifiche funzioni cliniche
3. Normalizzante aspecifico anche somministrato per lunghi periodi. Agiscono tramite la sostanza ( pianta) in toto e non per estratti di questa .
Nel 1968 si confrontano il dott Brekhman e Dardymov , in conclusione scrivono: adattogeno è una sostanza naturale non tossica per chi lo assume, deve aumentare al risposta agli stressor ambientali producendo una risposta non specifica, e che deve essere in grado di ricostruire l’equilibrio fisiologico dell’organismo, quando questo viene perturbato dagli agenti esterni aggressivi.
Altro ricercatore S.Weil (2006) dichiara che debbono : attivare risposta non selettiva, resistenza dell’organismo verso un largo numero di fattori esterni nocivi, normalizzano le funzioni biologiche.
La commissione europea consente attualmente ad alcune piante, dotate di proprietà terapeutiche aspecifiche, con la dicitura di ” adattogeni” anche se non si riesce a definire differentemente la loro azione ampia ed l’assenza di effetti collaterali
Ma come e perché agiscono così ampiamente tali sostanze?
A. Panossian ( California 2013) ritiene che gli adattogeni funzionano principalmente influendo sull’asse ipotalamo-pituitario-surrene (HPA) e il sistema simpatico-adrenalinico (SAS).Regolando in qualche modo tutto il sistema metabolico di risposta al lo stress esistenziale.
Una ulteriore ipotesi plausibile è che aumentano la produzione di energia a livello delle cellule (mitocondri ed ATP) e normalizzano l’utilizzo del glucosio a livello cellulare riducendo il logoramento causato dai fisiologici processi biologici ( radicali ossidrilici) e potenziando indirettamente tutte le funzioni intracellulari.
Ma…vediamo altre e più concrete ipotesi
Alcune di queste sostanze ( ad es: Astragalo) contengono enzimi che allungano la resistenza dei telomeri ( parte del DNA che mantiene viva la cellula) allungando la durata e la resistenza delle cellule in toto.!
Più semplicemente e concretamente possono essere dei RIATTIVATORI ASPECIFICI ( quindi variamente indiretti) DEGLI EICOSANOIDI . Basta confrontare le proprietà degli adattogeni con quelli degli eicosanoidi ed in particolare degli ENDOCANNABINOIDI per dedurne almeno la fratellanza, se non il gemellaggio. Questi ormoni ( eicosanoidi ed endocannabinoidi), infatti, sovrintendono a tutte le funzioni biologiche consentendo specificamente all’organismo di adattarsi ad eventi anche estremi condizioni dell’esistenza. Chi più di loro puo essere definito ” adattogeno”?
Mentre è sempre meglio affrontare le cause che portano allo stress, così come la reazione mentale, emotiva, fisica o per i trigger che alla fine portano a stress, a volte che non è sempre possibile risallire nel breve termine. Probabilmente che lo stress è andato senza indirizzo per così tanto tempo, che il corpo ha un sacco di lavoro da fare per riparare e recuperare la salute.
Le erbe adattogene sono definiti da tre caratteristiche primarie:
Generalmente sono considerate come sicure e non tossiche
Sostengono il corpo per resistere agli effetti dello stress
Contribuiscono ad equilibrare e normalizzare i sistemi del corpo.
Tra le erbe ampiamente considerati adattogeni, alcune sono veramente un core indiscusso ed ampiamente usate come adattogeni, mentre alcune sono più frange, utilizzate solo come adaptogeni da alcuni erboristi in determinati casi.
8 erbe adattogene fondamentali includono:
Eleuterococco noto come (Ginseng siberiano)
Quando si menziona il Ginseng Siberiano in realtà si sta parlando dell’Eleuterococco (Eleutherococcus Senticosus).
La composizione di questo rimedio è diversa dal Panax Ginseng (Ginseng Cinese o Coreano): mentre quest’ultimo è ricco di ginsenosidi, l’Eleuterococco è caratterizzato dalla presenza di eleuterosidi A-M, tra i quali ci sono steroli (A), cumarine (B1,B2,B3), lignani (B4, D, E), da acido clorogenico, vanillico e caffeico e da polisaccaridi.
Sono principi attivi che ne connotano l’azione immunostimolante, adattogena, antistress e antiossidante.
Ginseng (Panax)
Le virtù del ginseng sono attribuibili a diversi componenti presenti nelle sue radici. Oltre ad un buon contenuto in vitamine, olio essenziale e polisaccaridi (panaxani), va segnalata la presenza di saponine triterpeniche, chiamate ginsenosidi, i principi attivi principali della droga.
La pianta ha proprietà toniche e adattagone, perché favorisce la capacità dell’organismo di adattarsi allo stress rafforzando il sistema immunitario, endocrino e nervoso e migliorando le capacità fisiche e mentali.
Come tutti gli adattogeni vegetali, migliora la risposta del cervello e del surrene, incrementando quindi la resistenza dell’organismo di fronte ai più diversi agenti lesivi di carattere chimico, fisico, meccanico, farmacologico e biologico.
Cordyceps
Il Cordyceps sinensis è un fungo originario dell’altopiano tibetano. E’ in assoluto il fungo più potente rinvigorente e rigenerante e svolge la sua azione su tutti gli organi, ma in particolare su reni, cuore e cervello. E’ inoltre un potentissimo tonico sessuale.
Il Cordyceps sinensis è originario dell’altopiano tibetano, anche se oggi viene coltivato. Il fungo maturo disperde le sue spore nell’aria e, quando una di queste entra in contatto con la larva di un lepidottero, la penetra e germina all’interno del corpo dell’insetto. Il fungo, proliferando, produce sostanze psicotrope che stimolano l’insetto a raggiungere punti alti da cui sarà possibile, per le nuove spore, diffondersi meglio.
All’interno del corpo del lepidottero il fungo prolifera lentamente fino ad ucciderlo. Il corpo dell’animale sembra mummificato. A seconda della specie di Cordyceps sinensis, vengono parassitati diversi tipi di insetti.
La Medicina Tradizionale Cinese attribuisce al Cordyceps sinensis sapore dolce e natura calda e lo abbina ai meridiani di Polmone e Rene. Ha un effetto tonico sui Reni e rinforza lo Yang.
Dang shen (Codonopsis pilosula)
Nella MTC (il nome è Dang Shen), la pianta è comunemente conosciuta anche come “piccolo ginseng”, intendendo con piccolo che l’azione di Codonopsis nel sostenere le energie vitali si dimostra più dolce del ginseng, prolungabile nel tempo e indicata a situazioni critiche, ma non drammatiche. Dang Shen è consigliata nei casi di debolezza con scarso appetito, bruciore gastrico e difficoltà di digestione e assimilazione, a soggetti debilitati, con problemi respiratori e risposte immunitarie cedevoli. Studi scientifici riconoscono a Codonopsis proprietà adattogene, immunostimolanti e di regolazione metabolica. Dalla tradizione e dalle acquisizioni moderne emerge che Codonopsis supporta la vitalità dell’organismo e ne stimola la reattività in situazioni di stress contrastando diversi aspetti che concorrono ad accentuare il deperimento.
Rodiola rosea
La Rodiola Rosea presenta un elevato potere adattogeno, utile all’uomo per accrescere la resistenza dell’organismo aiutandolo a fronteggiare stress di varia natura, legato a fattori esterni e interni, contrastando così le ripercussioni negative a livello del sistema nervoso. L’azione graduale e fisiologica della Rhodiola aiuta a ridurre l’impatto dei fattori di stress sul sistema nervoso. In questo senso, la Rhodiola rosea ha dato risposte positive contro le alterazioni dell’umore e i disturbi del sonno. Aiuta anche a ridurre i tempi di recupero in seguito ad attività fisica intensa. La Rodiola può essere un valido sostegno nelle diete rivolte al controllo del peso in quanto si ritiene che agisca sulla fame nervosa. Agisce inoltre favorendo il meccanismo della memoria.
La Rodiola stimola la produzione di SEROTONINA, un ormone che contribuisce al controllo di appetito, sonno, umore e funzioni cardiovascolari, e al potenziamento di memoria, attenzione e apprendimento.
Ginpent (Gynostemma pentaphyllum)
Da molti lati la gynostemma pentaphyllum assomiglia al ginseng perché migliora l’organismo donandogli una nuova energia e agisce sugli effetti stressanti della vita ma al contrario del ginseng, ha un effetto molto più calmante. Le saponine triterpeniche di cui le foglie di questa pianta è piena, fanno si che essa abbia l’effetto del ginseng ma triplicato. Non tutte le persone che fanno uso dei derivati di questa pianta, hanno gli stessi effetti infatti si alleviano diversi malesseri e non tutti gli individui, rispondono allo stesso modo. Tuttavia sembra che le foglie della pianta sotto forma di infuso o decotto, agiscano in diverse parti dell’organismo e leniscono il dolore, laddove serve. Se una persona per esempio, usa il decotto di foglie di gynostemma pentaphyllum perché ha mal di testa, il dolore si calmerà ma nello stesso tempo, si leniranno anche dolori come quelli reumatici o si abbasserà il colesterolo se la persona ne è sofferente. Lo studio su questi fenomeni così strani, è in atto ed è ancora tutto da scoprire certo è, che questa pianta, man mano che viene studiata dalla scienza fitoterapica, fa stupire sempre di più. Chi ha fatto uso di estratti o derivati della gynostemma pentaphyllum, sembra abbia osservato anche risultati sorprendenti per quanto riguarda l’attività sessuale e la disfunzione erettile ma questo settore è ancora in via di sperimentazione.
Ashwagandha (Ginseng indiano –Withania somnifera )
Ashwagandha (Whitania Somnifera Dunal) radice estratto secco (90%), viene spesso chiamata ginseng indiano per via delle sue proprietà riinvigorenti e come tonico, però, dal punto di vista botanico, ashwagandha e ginseng non risultano correlati. L’ashwagandha per la sua azione di tonico e adattogeno viene consigliata normalmente come rimedio soprattutto per combattere lo stress, affaticamento, mancanza di energie e difficoltà di concentrazione. In particolare l’ashwagandha è considerata un rimedio benefico anche per migliorare la memoria, la concentrazione e ridurre l’ansia, andando ad agire in generale sul benessere mentale.
Tulsi (Basilico sacro – Ocimum tenuiflorum)
Il Tulsi o tulasi, noto anche come basilico santo, è noto per il suo potere guaritore da oltre 3000 anni. Sembra che il Tulsi sia originario dell’Asia, anche se ora cresce in molti climi tropicali in tutto il mondo.
Nella medicina moderna, molti scienziati e ricercatori indiani hanno studiato gli effetti farmacologici di varie parti della pianta, riscontrando effetti su sistema immunitario, sistema riproduttivo, sistema nervoso centrale, sistema cardiovascolare, sistema gastrico, sistema urinario, biochimica del sangue; inoltre hanno dimostrato che protegge organi e tessuti contro lo stress chimico da inquinanti industriali e metalli pesanti, e lo stress fisico dettato da un prolungato sforzo fisico e dall’ischemia. E’ anche un ottimo alleato per la bellezza naturale della pelle e dei capelli.
Schisandra (Schisandra chinensis)
Schisandra è utile nella debolezza, l’esaurimento fisico e l’astenia, lo stress. E’ soprattutto un buon adattogeno (va dove c’è necessità) in Cina si impiega per rafforzare la sessualità sia maschile che femminile (sembra aiuti la secrezione dei liquidi sessuali), normalizza la pressione, senza alterare quella normale o alta,dona una buona resistenza agli agenti e alle infezioni virali. Per la presenza della vitamina A ed E migliora l’aspetto della pelle. I lignami prevengono il danneggiamento del fegato, ne stimolano il recupero e regola il rilascio degli acidi gastrici, stimola il sistema nervoso centrale, aumenta i riflessi, aiuta nella depressione, utile nel mal di testa, nella nevrastenia, nell’insonnia, nelle palpitazioni, aumenta le capacità cognitive e la memoria, è un antibatterico, lieve stimolante, anticonvulsivante ( consulatre il medico curante), è antitossico e cardiotonico, Si consiglia nella tosse secca e nell’asma, nelle sudorazioni notturne, è considerata come afrodisiaco perchè incrementa la resistenza maschile e la libido femminile. In Russia si impiega nei problemi di vista, previene l’affaticamento visivo, aumenta l’acutezza visiva, migliora l’astigmatismo e la miopia. Si impiga nella ipoxia ( malattia delle grandi altitudini) ATTIVITA’ Schisandra pianta adattogena con attività simile a quella del Ginseng siberiano, anche se ad effetto più debole, stimola il sistema nervoso centrale, migliora la capacità di rendimento ed i riflessi, stimola il cuore, è un vasodilatatore, normalizzante la pressione sanguigna specie nelle insufficienze respiratorie, alza le difese immunitarie, ha proprietà antiossidanti, antitussive, antibatteriche, espettoranti. Il FRUTTO della Schisandra ha la proprietà di proteggere il fegato dalle tossine ( sembra sia utile nelle forme di epatite cronica, sembra che queste proprietà siano dovute alla presenza dei lignami). In Cina si impiega la Schisandra (schizandrina C) per trattare le epatiti virali. I preparati erboristici a base di Schisandra, ottenuti con estratti, e la polvere fresca si impiegano come adattogeni, per i loro effetti antiossidanti e per aumentare l’energia. Il FRUTTO, nella medicina Cinese si impiega come astringente polmonare, come tonico maschile e come tonico dei reni. Si utilizza per trattare la tosse, l’asma, l’insonnia, lo stress, la diarrea cronica, i sudori notturni e spontanei, la ieaculazione involontaria, la sete, l’impotenza, l’esaurimento fisico e la eccessiva diuresi. i RAMI e le RADICI si impiegano in Cina per trattare problematiche articolari, reumatismi e traumi CONTROINDICAZIONI possibili effetti sebbene rari, possono essere disturbi di stomaco, diminuzione dell’appetito, orticaria, potrebbe occasionalmente provocare bruciore gastrico, acidità gastrica. Cautela in chi soffre di esofagite da reflusso, o in presenza di ulcera peptica, in chi soffre di epilessia, di pressione alta e di ipertensione endocranica. Possibili INTERAZIONI anche se non ci sono studi in merito con la biodisponibilità dei farmaci se assunti contemporaneamente alla Schisandra, in quanto la S. induce l’attività degli enzimi metabolizzanti epatici. Cautela in gravidanza e allattamento ( non assumere se non dietro consiglio del proprio medico curante) Non va usata in gravidanza eccetto che per promuovere le contrazioni uterine al momento del parto.
Come agiscono e come si prendono?
Queste erbe sono tutte dotate per il bilanciamento o un effetto normalizzante. Sorprendentemente, Schisandra è nota per stimolare contemporaneamente il sistema nervoso centrale per il tempo e migliore la risposta, le prestazioni e l’acutezza mentale, ma anche di aiutare a calmare e alleviare l’ansia. Questo è solo un esempio dei tanti meravigliosi, proprietà di bilanciamento di queste l’erbe.
Perché tutte le piante adattogene hanno alti livelli di sicurezza, queste erbe possono essere prese da chiunque per lunghi periodi di tempo per aiutare a proteggere o recuperare gli effetti dello stress, e per ristabilire l’equilibrio e l’armonia nel corpo.
Bisogna sempre fare la ricerca delle propria, in particolare se si prendere le medicine o si ha una condizione di salute preesistente. Se non siete sicuri su cosa fare, un medico naturopata o un erborista è una buona risorsa ai vostri dubbi.
È possibile trovare queste erbe come piante secche per prendere in infusi o come polveri o tinture per aggiungere a frullati, in capsule, o come le miscele di adattogeni chiave. Non importa quale forma sceliete, queste erbe contribuiranno a nutrire e sostenervi, migliorando con il tempo la resistenza, la forza e l’armonia del vostro corpo.