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Amaro Svedese ricetta fai da te

Con il termine “Amaro Svedese” si identifica una bevanda tradizionale a base di erbe, la cui composizione può essere variabile ma i cui effetti benefici sono ben definiti: la cura di diversi tipi di disturbi dell’apparato respiratorio, e il miglioramento dei processi digestivi.

L’amaro svedese è un tonico che, secondo alcune ipotesi, venne originariamente inventato nientemeno che dallo svizzero Paracelso, grande medico, alchimista e botanico vissuto nel Rinascimento. Questo prodotto a base di erbe venne “riscoperto” dai medici svedesi Claus Samst e Urban Hjärne nel diciottesimo secolo, mentre il successo che l’amaro svedese registra nell’epoca moderna è soprattutto dovuto all’opera di Maria Treben, un’erborista austriaca vissuta nel Novecento.

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Amaro Svedese ricetta

Ingredienti dell’amaro svedese

Non esiste una “ricetta-tipo” di amaro svedese, bensì una serie di ingredienti base ai quali, a seconda del produttore, vengono aggiunte altre erbe in base alle caratteristiche finali che si desiderano ottenere.

Gli ingredienti di base più utilizzati per la preparazione dell’amaro svedese sono:

  • Aloe (Aloe vera, Aloe barbadensis);
  • Mirra (Commiphora myrrha);
  • foglie di Senna (Senna alexandrina);
  • Zafferano (Crocus sativus);
  • radice di Angelica (Angelica archangelica);
  • radice di Rabarbaro (Rheum rhabarbarum);
  • Carlina (Carlina vulgaris);
  • foglie di Cassia (Cassia angustifolia);
  • Radice di Zedoaria (Curcuma zedoaria);
  • Canfora naturale;
  • Teriaca Veneziana (un miscuglio di diverse erbe e spezie);
  • Manna

La maggior parte delle versioni di amaro svedese in commercio vengono preparate con una base alcolica mentre altri amari, analcolici, sono prodotti a partire da una soluzione acquosa. Talvolta al posto dell’aloe si utilizza l’assenzio (Artemisia absinthium), mentre la canfora utilizzata deve essere rigorosamente naturale e di provenienza cinese.

Si possono trovare in commercio diversi tipi di amaro svedese e, chi ha dimestichezza con le piante o vuole prepararlo da sé, può farlo in casa seguendo una delle molte ricette rinvenibili in rete o sulle pubblicazioni specializzate.

La preparazione dell’amaro svedese è operativamente abbastanza semplice, e non comporta né difficoltà tecniche né attrezzature particolari; molto più laborioso è, invece, trovare gli ingredienti necessari che non sono talvolta di facile reperimento.

Per il loro acquisto è bene rivolgersi presso erboristerie e negozi specializzati. Le erbe devono essere poste in una soluzione alcolica, tipicamente acquavite o grappa, e lasciate a macerare per almeno due settimane alla luce diretta del sole, oppure in prossimità di una fonte di calore.

Il tutto va agitato quotidianamente; alla fine si filtra il composto, conservando l’amaro ottenuto in frigorifero, all’interno di bottiglie a chiusura ermetica.

Come usare l’amaro

L’amaro svedese si può utilizzare in due modi principali: per uso interno o per uso esterno.

L’amaro svedese possiede un sapore forte e deciso, molto amaro, e il fatto che sia alcolico rappresenta spesso un problema per la sua assunzione, soprattutto da parte dei bambini e dei malati. Per ovviare a ciò, questo preparato può essere sciolto in altre bevande dal sapore gradevole più come tisane o succhi di frutta; la diluizione consigliata è di tre cucchiaini diluiti in 125 millilitri di liquido. In alternativa, l’amaro svedese può essere fatto bollire sino ad eliminarne completamente l’alcol mediante evaporazione.

Secondo quanto riportato dagli scritti dell’erborista Maria Treben, si consiglia l’assunzione di amaro svedese a scopi preventivi ed in assenza di qualsiasi malattia: è sufficiente consumarne un cucchiaino mattino e sera. Per altri disturbi la dose è di tre cucchiaini al giorno di amaro svedese puro o, se sciolto in un liquido, quest’ultimo deve essere bevuto metà prima, e metà dopo i pasti.

L’amaro svedese è in grado di rimediare a diversi tipi di disturbi gastrointestinali, come ad esempio iperacidità di stomaco, coliti, digestione lenta o pesante, dolori intestinali, gonfiore addominale e meteorismo, stitichezza ed intestino pigro.

Questo preparato viene indicato anche in caso di affezioni delle vie respiratorie come raffreddore, sinusite, influenza, mal di gola, riniti, tosse, catarro. Le applicazioni sono diverse a seconda dei sintomi e variano dall’ingestione del preparato all’applicazione di una garza imbevuta, sino ad arrivare a gargarismi, risciacqui e suffumigi.

L’amaro svedese viene anche utilizzato per uso esterno, come ad esempio in caso di ematomi, contusioni, stiramenti e strappi muscolari, scottature, eritemi, disturbi vari della pelle: in questo caso di prepara un cataplasma impregnando una garza, spessa e più volte ripiegata, di amaro svedese. Questo cataplasma si applica sulla parte interessata per almeno un paio d’ore o meglio ancora, se possibile, anche per una notte intera.

È bene ricordare che, nonostante i numerosi effetti positivi declamati, per l’amaro svedese mancano prove scientifiche attendibili e statisticamente significative a supporto di tali affermazioni.

Dubbi sugli effetti benefici dell’amaro svedese

Il medico svedese Claus Samst, che nel Diciottesimo secolo riportò alla luce l’amaro svedese dopo secoli di oblio, morì alla veneranda età di 104 anni a causa di un indicente avvenuto mentre cavalcava. La straordinaria età raggiunta dal dottor Samst, unita all’evidente buona salute della quale evidentemente godette sino al momento della morte, venne attribuita proprio al preparato di erbe di cui faceva uso.

Non solo: secondo gli appunti di Samst, l’amaro svedese è in grado di curare efficacemente almeno una cinquantina di malattie e disturbi. Secondo il cosiddetto Antico Manoscritto, fra di esse figurano

cataratta e macchie oculari, dolori cervicali, mal di denti, vesciche, crampi allo stomaco, stitichezza, cattiva digestione, dolori alla cistifellea, idropisia ed edemi, dolori mestruali, emorragie, leucorrea, infiammazioni post-parto alla mammella, itterizia, emorroidi, attacchi di crampi, febbre, verruche, punture di insetti, ustioni e scottature, ematomi, tagli, piaghe, anemia, dolori reumatici, geloni alle estremità del corpo, calli, tremori di mani e piedi.

L’amaro svedese viene descritto inoltre come un prodotto in grado di rinforzare la memoria ed il cervello, nonché di far sparire dolori e ronzii all’orecchio; “restituirà persino l’udito perduto”, si legge in un passaggio dell’Antico Manoscritto. Curare la malinconia e le depressioni”, stimolare l’appetito, fluidificare e purificare il sangue, far riprendere una persona da uno svenimento: ecco altri esempi di applicazione dell’amaro svedese.

Secondo quanto riportato dall’Antico Manoscritto, vero e proprio punto di riferimento dei cultori dell’amaro svedese, sembra che questo preparato rappresenti una vera e propria panacea per tutti i mali, in grado di alleviare la maggior parte di disturbi e malattie variamente assortiti che possono colpire l’uomo.

È bene prestare, però, molta, molta attenzione: queste affermazioni sono un retaggio del passato, quando ancora non esistevano né la chirurgia né la moderna farmacologia, ed i rimedi naturali erano quanto di meglio la medicina di allora potesse offrire alle persone, soprattutto quelle meno abbienti.

Ecco che dunque le “promesse” dell’amaro svedese vanno viste alla luce della situazione medico-scientifica e farmaceutica dei secoli passati; di seguito si riporta qualche esempio di affermazioni “mediche” da prendere con le pinze.

 

In mancanza di prove scientifiche convincenti riguardo l’efficacia dell’utilizzo dell’amaro svedese, è lecito rivolgere uno sguardo critico e consapevole a questo prodotto. E, soprattutto, questo può essere usato secondo le proprie preferenze per la cura di disturbi di lieve entità, ma sicuramente la risposta nei confronti di patologie e malattie più serie non può essere trovata nell’amaro svedese, ma con terapie mediche dall’efficacia dimostrata.

Un estratto di questo antico manoscritto, indica le proprietà terapeutiche di questo amaro:

1. Aspirandole o fiutandole ripetutamente, inumidendo con le Erbe Svedesi la prima vertebra cervicale, applicata una pezzuola bagnata con esse, scompariranno dolore e vertigini e si rinforzeranno la memoria ed il cervello.

2. Giovano nell’offuscamento della vista, tolgono il rossore e tutti I dolori persino quando gli occhi sono Infiammati, torbidi e annebbiati. Rimuovono le macchie e la cataratta quando con esse vengono inumiditi gli angoli dell’occhio o quando si applica sulle palpebre degli occhi chiusi, una pezzuola bagnata coni esse.

3. Il vaiolo e gli sfoghi di ogni genere, anche le croste nel naso o in qualsiasi parte del corpo guariscono inumidendo le parti spesso e bene.

4. Contro il mal di denti si diluisce un cucchiaio di queste gocce in un po’ d’acqua trattenendole in bocca per qualche tempo oppure inumidendo il dente dolente con una pezzuola. Il dolore svanirà e il marciume regredirà.

5. Con le gocce s’inumidiscono ripetutamente le vesciche sulla lingua o altre ferite; la guarigione non tarderà.

6. Quando la gola è arrossata o piagata per cui cibo e bevande causano dolore alla deglutizione, le gocce andranno ingerite al mattino, a mezzogiorno e alla sera; toglieranno il calore e guariranno la gola.

7. Chi soffre di crampi allo stomaco ne prenda un cucchiaio durante l’attacco.

8. Contro le coliche si prendano tre cucchiai, lentamente uno dopo l’altro; presto sentirete sollievo.

9. Le gocce annullano l’effetto dei venti nel corpo e rinfrescano il fegato, eliminano tutte le malattie dello stomaco e quelle Intestinali e giovano contro la stitichezza.
10. Sono anche un ottimo rimedio per lo stomaco quando questo digerisce male e rifiuta i cibi.

11. Giovano altrettanto contro i dolori alla cistifellea. Un cucchiaio ogni giorno, mattina e sera; di notte impacchi imbevuti di gocce elimineranno presto tutti i dolori.

12. Contro l’idropisia se ne prenda mattina e sera un cucchiaio nel vino bianco per la durata di sei settimane.

13. Contro dolori e ronzii all’orecchio si inumidisca con le gocce un batuffolo di cotone da introdurre nell’orecchio. Gioverà assai e restituirà persino l’udito perduto.

14. Ad una donna sofferente di dolori uterini se ne dia al mattino per tre giorni di fila un cucchiaio nel vino rosso; dopo una mezz’ora le si faccia fare una passeggiata e poi la colazione, ma senza latte. Le gocce non vanno prese insieme al latte.

15. Prendendone un cucchiaio mattina e sera durante gli ultimi 15 giorni della gravidanza, il parto sarà facilitato. Per liberare più facilmente la placenta, si somministri alla puerpera un cucchiaino da dessert ogni due ore fino a che la placenta non si stacchi senza doglie. (sotto controllo medico).

16. Se dopo il parto si verificano infiammazioni alla mammella con l’inizio dell’allattamento, esse spariranno rapidamente applicando degli impacchi dl gocce.

17. Liberano i bambini dalla varicella. Si somministri al bambino delle gocce, a seconda dell’età, diluite in un po’ d’acqua. Quando le vescicole cominciano a seccarsi, inumidirle ripetutamente con le gocce; non rimarranno cicatrici.

18. Sono efficaci contro vermi nei bambini e negli adulti; eliminano persino le tenie, solo che al bambino occorre somministrarle a seconda dell’età. Legare una pezzuola imbevuta di gocce sull’ombelico mantenendola sempre umida.

19. Nell’itterizia spariscono presto tutti i disturbi prendendo un cucchiaio di gocce tre volte ai giorno ed applicando dei cataplasmi di gocce sul fegato ingrossato.

20. Sbloccano tutte le emorroidi, guariscono i reni, eliminano dal corpo, senza altre cure, i liquidi ipocondriaci, tolgono la malinconia o le depressioni e stimolano l’appetito e la digestione.

21. Aprono anche internamente le emorroidi se le bagniamo ripetutamente e se le rendiamo molli ingerendo le gocce, soprattutto prima di coricarci. Per via esterna si applica un batuffolino di cotone bagnato con le gocce. Renderà fluido anche il resto dei sangue e gioverà contro i bruciori.

22. Se qualcuno è svenuto, gli si apra eventualmente la bocca somministrandogli un cucchiaio di gocce, e il malato ritornerà in se.

23. Prese per bocca allontaneranno anche li dolore dei crampi sordi fino a che col tempo non cessino del tutto.

24. Contro la tisi polmonare si prendano ogni giorno a digiuno e per la durata di sei settimane.
25. Quando una donna perde la sua depurazione mensile o questa sia troppo abbondante, è bene che prenda queste gocce per tre giorni ripetendo l’operazione per venti volte; il medicamento calmerà quanto è in eccedenza e rimedierà a quanto è insufficiente.

26. Questo medicamento giova anche contro le perdite bianche.

27. Se qualcuno è affetto dal mal caduco (epilessia), occorre somministrargliene immediatamente. Il malato continui poi a prendere esclusivamente questo medicinale in quanto esso rinforzerà sia i nervi affaticati che tutto il fisico allontanando ogni malattia.

28. Guariscono le paralisi, scacciano le vertigini e la nausea.

29. Guariscono anche i bruciori del vaiolo e della erisipela.

30. Se qualcuno avesse la febbre, calda o fredda che sia, e fosse molto debole, gli si dia un cucchiaio, e l’ammalato, se non ha caricato il proprio corpo con altri rimedi, tornerà presto in sè, e il suo polso riprenderà a battere; fosse anche stata altissima la sua febbre, li malato migliorerà presto.

31. Le gocce guariscono cancro, vaiolo e verruche di vecchia data nonché le screpolature delle mani. Se una piaga è vecchia e purulenta o se presenta delle escrescenze, la si lavi accuratamente con del vino bianco, coprendola poi con una pezza imbevuta di gocce. Esse elimineranno ulcere e dolori nonché l’escrescenza carnosa, e la ferita inizierà a guarire.

32. Tutte le ferite dovute a colpi o punture guariscono senza complicazioni quando vengono bagnate con le gocce. Immergete una pezza nelle gocce coprendo con essa le ferite. In brevissimo tempo elimineranno il dolore provenendo ogni cancrena o putrefazione e guariranno anche ferite dl vecchia data dovute ad arma da fuoco. Se ci sono buchi iniettate le gocce nella ferita che non occorre necessariamente pulire in precedenza; mediante l’assidua applicazione di una pezza imbevuta, la guarigione avverrà in breve.

33. Fanno scomparire tutte le cicatrici, anche quelle più annose, tutte le piaghe e tutti i tagli se queste vengono inumidite con le gocce fino a 40 volte;. tutte le ferite curate con queste gocce non lasceranno cicatrici.

34. Esse guariscono completamente tutte le fistole anche se sembrano inguaribili e indipendentemente dalla loro età.

35. Curano tutte le ferite da ustioni; che siano prodotte da fuoco, acqua bollente o grasso, quando queste vengano assiduamente bagnate con le gocce. Non si formeranno vesciche; il calore ne verrà estratto. Persino vesciche purulente guariranno totalmente.

36. Le gocce giovano contro tumori e macchie dovuti a urti o colpi.

37. Se qualcuno non riesce a mangiare con appetito, esse restituiranno il sapore perduto.

38. A chi è molto anemico ridonano il colore quando vengano ingerite al mattino per un certo periodo di tempo. Esse purificano il sangue formandone del nuovo e ne favoriscono la circolazione.

39. I dolori reumatici scompaiono prendendo le gocce per bocca o applicando sugli arti Infiammati delle pezze imbevute con le gocce stesse.

40. Curano mani e piedi congelati anche se piagati. Si consiglia dl applicarvi il più spesso possibile delle pezze imbevute soprattutto la notte.

41. Sui calli applicate un batuffolo di cotone imbevuto di gocce inumidendo con esso costantemente il punto dolente. Dopo tre giorni i calli si staccheranno da soli oppure potranno essere levati senza alcun dolore.

42. Curano anche morsi dei cani arrabbiati e di altri animali, prese per bocca, in quanto distruggono tutti i veleni. Coprite le ferite con un panno imbevuto.

43. In caso di peste o altre malattie contagiose è opportuno ingerirne ripetutamente durante la giornata poiché curano ulcere pestose e bubboni anche se insediati nella gola.

44. Chi di notte non dorme bene prenda queste gocce prima di coricarsi. Nel caso di insonnia nervosa applichi sul cuore un panno imbevuto di gocce diluite.

45. Somministrato in quantità di due cucchiai ad un ubriaco, fanno scomparire gli effetti della sbornia.

46. Chi prende queste gocce quotidianamente mattina e sera, non avrà bisogno di alcun’altra medicina, poiché esse rinforzano il corpo, rinfrescano i nervi ed il sangue, liberano dal tremore mani e piedi. In breve, allontanano ogni specie dl malattia. Il corpo rimarrà ben elastico, il viso manterrà la sua giovanilità e bellezza.”

Libri per approfondire

  • Titolo: La Salute dalla Farmacia del Signore. Consigli ed esperienze con le erbe medicinali – Autore: Maria Treben – Editore: Athesia Edizioni – Pagine: 104
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