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Attenzione, viaggiatori! La Leishmaniosi non è più solo una malattia tropicale

Sei sicuro che la Leishmaniosi sia solo un problema dei tropici? Pensa di nuovo

Immagina una tranquilla serata d’estate in terrazza. Un fastidioso ronzio, una puntura quasi impercettibile. Settimane dopo, il tuo fedele cane inizia a dimagrire inspiegabilmente, il suo pelo perde lucentezza. Oppure, tu stesso sviluppi una febbre persistente che non accenna a passare. Potresti essere entrato in contatto con una minaccia subdola, sempre più presente nel nostro Paese: la Leishmaniosi.

Spacciata dai media come una rarissima “malattia esotica” o, peggio, distortata in racconti sensazionalistici da “apocalisse”, la realtà è ben diversa e molto più tangibile. In Italia, la Leishmaniosi è una zoonosi endemica consolidata, ovvero un’infezione che circola stabilmente tra gli animali (soprattutto i cani) e che può trasmettersi all’uomo attraverso un vettore specifico. Non è un’ipotesi remota: secondo i dati di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), la prevalenza nei cani può superare il 25% in focolai storici come le coste tirreniche, ioniche e le isole maggiori, e casi umani autoctoni sono regolarmente segnalati.

Questo non è un articolo per generare paura. È una mappa per navigare in sicurezza. Conoscere il vero volto della Leishmaniosi—le sue reali vie di contagio, i sintomi inequivocabili e, soprattutto, le strategie di prevenzione scientificamente validate—è l’unico modo per proteggere la salute della tua famiglia, a due e a quattro zampe. Smontiamo insieme i miti e forniamoti un piano d’azione chiaro e pratico.

Cos’è davvero la Leishmaniosi? Smontiamo il Mito dell'”Infezione Zombie”

La Leishmaniosi non è una malattia “mangia-carne” (come la fascite necrotizzante batterica) e non ha nulla a che vedere con racconti fantascientifici. È una infezione parassitaria causata da protozoi del genere Leishmania.

Il ciclo è chiaro e non coinvolge scenari apocalittici:

  1. Il serbatoio: In Italia, il cane è il principale ospite serbatoio del parassita.
  2. Il vettore: Un piccolo insetto volante, il pappatacio (o flebotomo). È più piccolo di una zanzara, vola silenziosamente ed è attivo all’imbrunire e di notte, da maggio a ottobre.
  3. La trasmissione: Un pappatacio punge un cane infetto e ingerisce il parassita con il sangue. Dopo alcuni giorni, quando punge un nuovo ospite (un altro cane o un essere umano), lo trasmette attraverso la saliva.

Punto fondamentale: NON si trasmette per contatto diretto. Non la prendi accarezzando un cane malato, né attraverso la sua saliva, urina o feci. L’unica via è la puntura del pappatacio infetto.

ciclo di trasmissione della Leishmaniosi in Italia Cane infetto - Pappatacio vettore - Cane sano o Uomo

I Numeri Veri in Italia: Dove e Quanto è Diffusa?

La Leishmaniosi non è uguale in tutta la Penisola. La sua distribuzione è a “macchia di leopardo”, legata alla presenza del vettore. Le zone storicamente endemiche includono:

  • Tutte le regioni costiere del Centro-Sud e le Isole Maggiori (Sicilia e Sardegna in testa).
  • Focolai lungo il corso del fiume Po e in varie aree collinari del Nord Italia.

Un dato su tutti, riportato dall’ISS, deve far riflettere: la diffusione nei cani nel Nord Italia è quintuplicata negli ultimi 20 anni. Il cambiamento climatico, con inverni più miti ed estati più lunghe, sta favorendo l’espansione dell’habitat del pappatacio.

Perché questi numeri ti riguardano?
Perché se vivi o viaggi in vacanza in queste aree—soprattutto in contesti rurali, periurbani o in case con giardino—tu e il tuo cane siete potenzialmente esposti. La consapevolezza geografica è il primo passo della prevenzione.

Sintomi: Come Riconoscere la Minaccia (Nell’Uomo e nel Cane)

Riconoscere i segni è cruciale per una diagnosi precoce. I sintomi sono molto diversi nell’uomo e nel cane.

Nell’Uomo: Due Forme Distinte

  • Forma Cutanea (la più comune in Italia): Si manifesta con lesioni sulla pelle, solitamente nel punto della puntura. Iniziano come un piccolo nodulo che si trasforma in un’ulcera dalla tipica forma “a cratere”, a lenta guarigione. Non è mortale, ma può lasciare cicatrici antiestetiche.
  • Forma Viscerale (rara ma grave): Il parassita attacca gli organi interni. I sintomi sono febbre prolungataforte dimagrimentoingrossamento di milza e fegato, e anemia. Se non trattata, può essere letale.

Nel Cane: Una Malattia Subdola e Multiforme

Il cane è l’ospite perfetto per il parassita e sviluppa una malattia sistemica cronica. I sintomi possono comparire anche a mesi di distanza dal contagio e includono:

  • Dimagrimento progressivo nonostante un appetito conservato o aumentato.
  • Problemi cutanei gravi: dermatite secca e squamosa, perdita di pelo (specie intorno agli occhi, “aspetto da vecchio”), ulcere.
  • Crescita abnorme delle unghie (onicogrifosi).
  • Sanguinamento dal naso (epistassi) per danno vascolare.
  • Lesioni oculari e zoppia.
  • Ingrossamento dei linfonodi e della milza.

Se noti anche solo uno di questi sintomi nel tuo cane, specie se vivete in o avete viaggiato in zone a rischio, consulta IMMEDIATAMENTE il veterinario.

Il Piano di Difesa in 3 Mosse ESSENZIALI (Più 1 Bonus)

La prevenzione è l’arma assoluta. Non esiste un vaccino per l’uomo, quindi la strategia si basa sulla protezione dal morso.

Mossa 1: Proteggi il Tuo Cane (La Prima Linea di Difesa)

Proteggere il cane non è solo un atto d’amore verso di lui, ma riduce il “serbatoio” del parassita nell’ambiente, proteggendo indirettamente anche te.

  • Repellenti/Insetticidi TOP: Utilizza collari a base di deltametrina (Scalibor®) o flumetrina (Seresto®) o pipette spot-on con efficacia dimostrata contro i pappataci. La protezione deve essere continuativa durante tutta la stagione di rischio (primavera-autunno).
  • Vaccinazione: Esistono vaccini che possono aiutare a ridurre il rischio di sviluppare la malattia clinicamente grave. Discuti col tuo veterinario se è un’opzione adatta al profilo del tuo cane (stile di vita, zona).
  • Tenere il cane in casa al crepuscolo/notte, quando i pappataci sono più attivi.

Mossa 2: Proteggi Te Stesso e la Tua Casa

  • Repellenti Cutanei: Applica sulla pelle prodotti a base di DEET, icaridina o p-mentandiolo seguendo le istruzioni, durante le attività serali all’aperto.
  • Barriere Fisiche: Installa zanzariere a maglia fitta (meno di 1 mm) su finestre e porte. I comuni zanzari non bastano, i pappataci sono più piccoli!
  • Ambiente: L’aria condizionata e i ventilatori rendono l’ambiente meno ospitale per questi insetti. Evita ristagni d’acqua e accumuli di materiale organico (foglie, letame) vicino a casa.

Mossa 3: Fai la Diagnosi Precoce (Sorveglianza Attiva)

  • Per il cane: Fai un test sierologico annuale per la Leishmaniosi durante la visita di controllo dal veterinario, soprattutto se vivi in zona endemica. È un semplice prelievo di sangue.
  • Per l’uomo: Se compaiono sintomi sospetti (ulcere cutanee non guaribili, febbre lunga) DOPO essere stati in zona endemica, informa il medico del possibile rischio. La diagnosi si fa con esami del sangue o biopsia delle lesioni.

Mossa Bonus: Attenzione in Viaggio

Se viaggi con il cane in aree endemiche italiane o all’estero (bacino del Mediterraneo, America Latina), rafforza le misure di protezione. Usa il collarino repellente e consulta il veterinario prima di partire.

Il Piano di Prevenzione Familiare con colonne Cosa Fare, Per il Cane, Per la Persona, Per la Casa.

FAQ: Le Risposte Chiare alle Domande che Tutti Si Fanno

D: Il mio cane è risultato positivo. Lo devo abbattere?
ASSOLUTAMENTE NO. La Leishmaniosi canina non è una condanna a morte. È una malattia cronica gestibile. Con una diagnosi precoce e una terapia adeguata (farmaci specifici e controlli periodici), la maggior parte dei cani può vivere a lungo e con una buona qualità di vita. L’abbattimento è una pratica antiquata e ingiustificata.

D: Posso prendere la Leishmaniosi direttamente dal mio cane malato?
NO. Ripetiamo: l’unica via di contagio è la puntura del pappatacio. Puoi accarezzare, coccolare e vivere con un cane malato in totale sicurezza, a patto che sia protetto (con collare/pipetta) per evitare che nuovi pappataci lo pungano e diffondano il parassita.

D: Esiste un vaccino per l’uomo?
Purtroppo no, non ancora. La ricerca è attiva, ma al momento non è disponibile. Ecco perché la prevenzione basata sull’evitare le punture è fondamentale.

D: Quali sono le fonti di informazione affidabili?
Diffida dei titoli allarmistici. Cerca informazioni su:

  • Il sito ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
  • I siti delle Associazioni Veterinarie Nazionali (FNOVI, ANMVI).
  • Il Medico di Medicina Generale o lo Specialista in Malattie Infettive.
  • Il Veterinario di fiducia.

Cosa Fare Subito: Il Tuo Piano d’Azione in 48 Ore

  1. Valuta il Rischio: Vivi o vai spesso in vacanza in una delle zone endemiche indicate? Hai un cane?
  2. Parla col Veterinario: Fissa un appuntamento per discutere della protezione anti-pappatacio più adatta al tuo cane (collo, pipetta) e della possibilità di fare un test di controllo.
  3. Fai un Check alla Casa: Le zanzariere sono integre e a maglia fine? Controlla giardino o balcone per potenziali ristagni.
  4. Fai la Tua Scorta: Acquista un repellente cutaneo efficace (con i principi attivi citati) e tienilo a portata di mano per le serate all’aperto.

La Leishmaniosi in Italia è una realtà, ma non è un mostro invincibile. È una malattia che comprendiamo bene e contro cui abbiamo armi di prevenzione concrete ed efficaci. Agire con consapevolezza e responsabilità—proteggendo il nostro cane e adottando semplici precauzioni personali—ci permette di vivere serenamente il nostro territorio e le nostre vacanze, senza inutili paure.

La salute è una scelta quotidiana. Scegli l’informazione, scegli la prevenzione.

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