Vai al contenuto

Aloe Arborescens proprietà miracolose: Come preparare aloe secondo la ricetta di Padre Romano Zago

La ricetta di Padre Romano Zago è molto semplice da preparare. Non è altro che un semplice frullato composto da tre ingredienti: Aloe Arborescens, miele e grappa.

Padre Romano Zago OFM è un Frate Francescano nato a Lajeado in Brasile ed è noto in tutto il mondo grazie al preparato di Aloe Arborescens del quale è stato il divulgatore. Ha iniziato ad applicare la sua ricetta nel 1958 in Brasile, precisamente nella parrocchia di Sant’Antonio, dove ebbe i primi casi di guarigione.

Aloe Arborescens proprietà miracolose
Aloe Arborescens proprietà miracolose

A seguito di queste guarigioni fu mandato a Gerusalemme dove, continuando ad utilizzare la Sua ricetta tra i malati, ebbe tante guarigioni. In seguito ha tenuto numerosi convegni in tutto il mondo ed è stato autore dei libri “Di Cancro si può guarire” e “Aloe non è una medicina, eppur guarisce!”.

Questo elisir possiede risorse eccellenti per il nostro organismo, molte vitali ad esso! Non usufruirne perché non si è a conoscenza di tali risorse è davvero una grande disdetta! Come avere un tesoro e buttarlo al vento perché non consapevoli del suo valore!

E’, invece, inconcepibile pensare di non beneficiare di Aloe Arborescens una volta scoperte le sue proprietà! Come buttare al vento “quel tesoro” consapevoli del suo inestimabile valore!

Tra le diverse terapie “non convenzionali”, nate per combattere il tumore, spesso ci si affida ai rimedi naturali in abbinamento alla chemioterapia. Tra questi spicca l’Aloe, pianta ricca di principi attivi, unica in natura. Le varietà di Aloe esistenti sono oltre 250, ma quella che che ha dimostrato di avere spiccate proprietà antitumorali è l’Aloe ARBORESCENS.

Questa pianta officinale, inoltre, induce l’organismo a beneficiare dei prodigiosi effetti che alleviano le conseguenze devastanti della chemioterapia: limita la perdita dei capelli, calma le forti nausee, potenzia l’organismo che acquisisce energie.

Attenzione però a definire il succo come “miracoloso”. Anche nel suo libro, Padre Zago afferma che il tumore è più semplice da curare quando è in una fase iniziale. Più il tumore è avanzato più è difficile curarlo.

A tal proposito il mio consiglio è quello di prenderlo anche come prevenzione e per abbattere il rischio di incorrere in recidive. La ricetta del succo di Aloe Arborescens di Padre Romano Zago, come da Lui stesso specificato, può essere utilizzata anche per ridurre drasticamente la possibilità che ci si ammali, facendo 1 o 2  trattamenti di sciroppo l’anno. Infatti, essendo l’Aloe Arborescens un potente immunostimolante, diminuisce drasticamente il rischio di ammalarsi rinforzando il sistema immunitario.

Per la guarigione e la difesa dal cancro è essenziale che il sistema immunitario reagisca e l’Aloe Arborescens svolge un’azione notevolmente stimolante e rafforzativa   per le difese immunitarie.

Gli ingredienti

Gli ingredienti necessari per preparare il frullato, secondo la ricetta originale di Padre Romano Zago, sono questi tre:

  • 350 g di foglie di Aloe Arborescens: la pianta deve avere almeno 4 anni di età;
  • 500 g (mezzo chilo) di Miele biologico;
  • 40-50 ml (circa una tazzina di caffé) di Grappa (va bene anche il Whisky, Tequila e il Cognac).

Non è fondamentale essere precisi con le quantità, qualche grammo in più o in meno non fanno la differenza. Se preferite è possibile mettere la stessa quantità di Aloe e di miele.

Se preferisci puoi scegliere di diminuire le quantità dei tre ingredienti, con l’indubbio vantaggio di ottenere ogni volta un preparato più fresco e più efficiente. Non dovrai fare altro che ridurre in proporzione tutti gli ingredienti.
La cosa più semplice è dimezzare la quantità di tutti gli ingredienti, così:

  • 175 g di foglie di Aloe Arborescens;
  • 250 g di miele biologico;
  • 20-25 ml di grappa.

Aloe Arborescens

E’ importante raccogliere le foglie da una pianta di Aloe Arborescens coltivata biologicamente, possibilmente lontano da fonti di inquinamento (strade, fabbriche, discariche, ecc..) e che abbia almeno 4 anni di vita. Una pianta più anziana ha maggiori proprietà rispetto una pianta giovane.

Scegliete le foglie né troppo in alto, in quanto troppo giovani, nè troppo in basso perché troppo vecchie, che saranno quindi ingiallite, per metà secche, o appassite.

E’ importante che la pianta venga coltivata con esposizione al sole, visto che è proprio la luce del sole ad incrementarne le proprietà curative dell’Aloe. Un pianta tenuta in ombra avrà meno gel, meno principi attivi, le sue foglie saranno più piccole e di conseguenza la cura sarà molto meno efficace.

Perché l’Aloe Arborescens e non l’Aloe Vera?
Perché l’Aloe Vera o “Barbadensis”, rispetto all’Aloe Arborescens, contiene un 30% in meno di principi attivi utili per combattere il cancro. Per questo motivo la specie Arborescens è da preferire.

Il miele

Il miele veicola le sostanze curative contenute nella foglia, fino ai punti più remoti dell’organismo umano, consentendo all’Aloe di esercitare la sua azione benefica. E’ importante scegliere un miele biologico e possibilmente non millefiori.

La grappa

La grappa ha tre funzioni importanti.
La prima è quella di vasodilatatore. Specialmente nelle persone più anziane, ma questo concetto è valido per tutti, vasi sanguigni più dilatati rendono l’azione depurativa dell’Aloe e del miele più efficace e più veloce.
La seconda è quella di migliorare ed allungare i tempi di conservazione del preparato.
La terza funzione è anche la più importante. Uno dei principi attivi più importanti dell’Aloe è l’aloina, un liquido viscoso e giallastro con proprietà lassative e anticancerogene. Se non fosse sciolto nel distillato, l’organismo umano non sarebbe in grado di assorbirlo integralmente.

Non si possono usare il vino, la birra, l’alcol puro o i liquori.

Raccolta delle foglie

La raccolta delle foglie di Aloe Arborescens va effettuata rispettando due regole fondamentali.

  1. Prima regola. Prima di effettuare la raccolta delle foglie è importante che la pianta non sia stata innaffiata per almeno 7-8 giorni. In questo modo, quando andremo a raccogliere le foglie esse avranno una maggior concentrazione di principi attivi, migliorando di fatto l’efficacia del composto.
  2. Seconda regola. La raccolta va effettuata quando il sole è basso (alba-tramonto), oppure quando è del tutto assente. La luce del sole distrugge velocemente i principi attivi contenuti nella foglia, quindi è importante lavorare quando l’irradiazione solare è scarsa, o ancora meglio assente.

Preparazione del frullato

Veniamo ora alla preparazione vera e propria della ricetta di Padre Romano Zago.

Una volta raccolte le foglie è importante agire il più velocemente possibile, perché col tempo le foglie di Aloe tendono a perdere le loro proprietà medicamentose. Questo è valido per l’Aloe Arborescens, quanto per tutte le piante officinali.

Anche la preparazione è meglio effettuarla nella semi oscurità, perché anche la luce artificiale può danneggiare i principi attivi dell’Aloe. Una volta raccolte le foglie sarà bene pulirle da polvere e ragnatele, utilizzando uno straccio un po’ umido, oppure asciutto e passandolo sopra i due lati della foglia.
E’ molto importante che non bagnare le foglie mettendole direttamente a contatto con l’acqua.

Una volta pesate (ricordo che ne servono 350 g) si procede tagliando le spine ai lati della foglia e tagliando a pezzettini le foglie.

ATTENZIONE: si tolgono solo le spine, mentre il resto della buccia non vaassolutamente tolta, in quanto in essa sono contenuti altri principi attivi che si sommano a quelli contenuti nel gel.

Fatto ciò si mette tutto nel frullatore: 500 g di miele biologico, 350 g di foglie d’Aloe Arborescens e 40-50 ml di grappa (o di un altro distillato come whiksy e cognac). Frullate bene e la ricetta di Padre Romano Zago è bella che pronta. Vi avviso l’Aloe è molto amara, ma con l’aggiunta del miele va giù abbastanza bene.

Il frullato non va filtrato e non va aggiunta assolutamente acqua. Andrà posto all’interno di un recipiente di vetro, ben sigillato e ricoperto con dell’alluminio per impedire il passaggio della luce. Il recipiente andrà poi in frigorifero, nello scomparto di frutta e verdura.

Dosi consigliate

Vediamo ora quali sono le dosi consigliate da Padre Romano Zago per:

  • Curare il cancro;
  • Prevenire il cancro.

Per curare il cancro

Le dosi consigliate sono 3 cucchiai al giorno, 20-30 minuti prima dei tre pasti principali (colazione, pranzo e cena). Prima di assumere il preparato è importante agitare bene il recipiente.

Padre Romano Zago consiglia di finire tutto il frullato e di sottoporsi poi ad una visita medica per vedere i risultati. Se dalle analisi non risulta alcun miglioramento, dopo una pausa di 5-10 giorni, è importante ripetere l’operazione e ricominciare ad assumere il frullato.

Questo ciclo va ripetuto tante volte quante sono necessarie per sconfiggere il cancro. Se dopo i primi quattro tentativi il cancro non è minimamente regredito, Padre Romano Zago consiglia di raddoppiare le dosi: due cucchiai per tre volte al giorno, prima di ogni pasto.

Per prevenire il cancro

Il dosaggio per prevenire il cancro è lo stesso di quello per curare il cancro, ma basta ripetere questa operazione una volta all’anno, per 10 giorni di fila.

Condividi con tuoi amici!