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Piorrea: le cause e cosa fare per recessione gengivale?

Piorrea (dal greco fluira di pus) e paradontosi (infiammazione del paradonzio, o tessuto di sostegno del dente), sono termini per descrivere una malattia che può manifestarsi non solo nell’adulto ma anche nell’adolescente; addirittura, sono stati riscontrati alcuni casi di denti da latte paradontosici.

Ciò può significare che la malattia non è un processo fisiologico legato alla vecchiaia; i bambini descritti si nutrivano ancora a 4-5 anni esclusivamente di latte. Questa situazione aveva causato un’allergia mascherata al latte e il conseguente indebolimento non solo dell’apparato paradontale ma di tutto il sistema connettivale.

Piorrea: le cause e cosa fare
Piorrea: le cause e cosa fare

A parte le cause che tutti conosciamo (cattiva igiene, presenza di tartaro e di otturazioni o di capsule debordanti), la vera causa della paradontosi è: il ritiro osseo.
Tale fantomatico ritiro osseo che viene descritto come “fattore osseo negativo”, è il vero obiettivo del nostro trattamento.
Per prima cosa dovremmo togliere il tartaro, aggiustare otturazioni e ponti debordanti. Infatti, basta un decimo di millimetro di sporgenza per generare un’irritazione gengivale. In alcuni pazienti, “stranamente”, anche errori tecnici più grossolani, da parte del dentista, vengono sopportati benissimo.
La Cromopuntura, l’eliminazione dei metalli pesanti e in special modo il riequilibrio della flora batterica intestinale ed orale hanno dato ottimi risultati.

Ricordiamoci che la bocca è parte del sistema digerente: nella quale vengono secreti enzimi importanti per la digestione.
Ad esempio, in essa vengono digeriti gli zuccheri. Uno stato irritato della mucosa orale è indicativo di irritazione generalizzata della mucosa intestinale (vedi anche gonfiore delle labbra).
Combattere i batteri della bocca con antibiotici, corexidrina o disinfettanti è sciocco e dannoso, occorre invece riequilibrare la flora batterica intestinale ed eliminare i cibi dannosi (in ordine di frequenza: farina bianca, zucchero raffinato, latte, uova, ecc).
Tali cibi possono creare una cosidetta “allergia mascherata”, ovvero una forte voglia di questi alimenti che mentre danno molta energia sul momento, a lungo andare indeboliscono l’organismo.
La comprensione dei fenomeni che stanno alla base dell’assorbimento dell’apparato digerente ha portato ad enfatizzare il ruolo che riveste la flora batterica intestinale.

E’ universalmente riconosciuto che i batteri ci aiutano a vivere, albergando pacifici nel nostro intestino, essenziali per la produzione di vitamine e per l’assunzione di sostanze che altrimenti andrebbero perdute. Tuttavia, pare che ce ne accorgiamo solo quando, dopo l’assunzione di antibiotici per bocca, il nostro intestino, non più fisiologicamente regolato da queste invisibili
benefiche presenze, non funziona più come prima.
Nel meccanismo di scambio esistente tra flore batteriche e oranismo vi sono degli equilibri che garantiscono la stabilità del sistema immunitario.
Ma esiste, sopratutto, un sistema immunitario locale che agisce autonomamente a protezione delle mucose. Questo sistema viene difeso a sua volta da flore batteriche fisiologiche, in modo particolare da quelle acidificanti.
e altre abitudini di vita cui più o meno malvolentieri ci stiamo addottando, sconvolgono gli equilibri tra le varie specie batteriche e quindi i rapporti tra il nostro stesso intestino e il suo contenuto, magari in modo meno violento ma non per questo meno importante. A poco valgono certi tentativi di riadattamento aspecifico che consisteno al più nell’assumere preparati (fermenti lattici, concentrati di batteri uguali per tutti) dopo la bonifica antibiotica.

Gli antibiotici (dal greco anti = contro e bios = vita, ossia contro la vita) possono provocare una vera “tempesta biologica”, ma non sono certo gli unici fattori capaci di indurre variazioni significative nella nostra flora individuale. Infatti l’alimentazione scorretta, la sedentarietà e altre abitudini di vita a cui più o meno malvolentieri ci stiamo addottando, sconvolgono gli equilibri tra le varie specie batteriche e quindi i rapporti tra il nostro stesso intestino e il suo contenuto, magari in modo meno violento ma non per questo meno importante. A poco valgono certi tentativi di riadattamento aspecifico che consistono al più nell’assumere preparati (fermenti lattici, concentrati di batteri uguali per tutti) dopo la bonifica antibiotica.

Anche nei bambini la piorrea può insorgere a causa di situazioni anatomiche particolarmente sfavorevoli che agevolano la perdita di gengiva. La piorrea può determinare nei casi più estremi una focalità infettiva con ripercussioni sistemiche. Lo sviluppo della piorrea può essere favorito dai seguenti fattori o cause:

  • scarsa igiene orale
  • interventi odontoiatrici
  • consumo eccessivo di alcol
  • tabagismo
  • alterazioni della personalità con abbandono
  • stress
  • farmaci
  • malattie sistemiche defedanti
  • diabete mellito
  • predisposizione genetica
  • bruxismo
  • Qualsiasi trattamento per la piorrea, per essere efficace,  dovrebbe mirare a purificare il sangue e i tessuti dalle impurità che sono alla radice del problema. L’estrazione dei denti colpiti con la malattia non aiuterà cancellare la tossiemia sistemica.
    Il paziente deve iniziare il trattamento con una spremuta per 3-5 giorni. Il succo di un’arancia dolce diluito con acqua su base 50:50, dovrebbe essere preso a intervalli di due ore durante il periodo 8:00-08:00. Se il succo d’arancia non vi piace, potete assumere il succo di carota.L’intestino deve essere pulito ogni giorno in questo periodo con un clistere di acqua tiepida. Se la costipazione è abituale,  dovrebbe essere fatto di prassi per la sua eradicazione.Dopo il digiuno a base di succo, il paziente deve trascorrere altri tre-cinque giorni su una dieta esclusiva di frutta fresca. In questo regime, dovrebbe assumere tre pasti al giorno, ogni cinque ore a base di succosa frutta fresca come mele, pere, uva, pompelmo, arance, ananas e melone. Se perdete molto peso in questo tipo di dieta, e siete già sotto peso, potete aggiungere un bicchiere di latte per ogni pasto di frutta.Successivamente il paziente può gradualmente intraprendere una dieta equilibrata, con particolare attenzione alla frutta fresca, insalate verdi, pane integrale, verdure cotte adeguatamente, formaggio, noci e latte. Pane bianco, zucchero bianco e cibi in scatola raffinati devono essere completamente abbandonati.Condimenti, salse, alcool, caffè e tè forte così come carne e altri alimenti a base di carne dovrebbero  essere evitati. Il paziente deve anche tenersi lontano da cibi amidacei e appiccicosi
  • È possibile evitare questo disturbo prendendosi cura dei propri denti e delle gengive utilizzando i seguenti rimedi a base di erbe:
  • Lattuga: masticare qualche foglia di lattuga erba dopo aver consumato il pasto.
    Olio di ricino: Massaggiare delicatamente le gengive con olio di ricino. E ‘utile nel fornire sollievo dal dolore che si verifica durante questo disturbo.Basilico: Prendere alcune foglie di basilico e strofinare delicatamente sulle gengive. E ‘utile nel curare qualsiasi tipo di disturbo dentale.Pepe: Questa erba è utile per sbarazzarsi del pus nelle gengive. Prendete un cucchiaino di pepe in polvere e aggiungere un po’ di sale seguito da alcune gocce di olio di senape. Strofinate questa miscela sulle gengive. Si otterrà un immdiato sollievo dal dolore.Acacia: il legno di acacia è utile nel trattamento di questa malattia. Lavate i denti al mattino utilizzando legno di acacia e otterrete i risultati desiderati in tempi rapidi.

    Melograno: Strofinate il nucleo interno del melograno sulle gengive e dei denti.

    Fieno greco: Prendere alcune foglie di erba e fieno greco e bollirle in un vaso contenente acqua fino a quando il calore estratto dalle foglie di fieno greco si sciolgono in acqua. Fare gargarismi con questa soluzione due volte al giorno dopo essersi lavati i denti è utile nel trattamento della piorrea.

    Margosa: La Margosa in qualsiasi forma è utile per trattare qualsiasi tipo di disturbo dentale. Prendere alcune foglie o corteccia di margosa e scaldarle in un barattolo contenente acqua fino a quando esce l’estratto dalle foglie e dalla corteccia. Raffreddare questa soluzione per qualche tempo e poi scolarla. Effettuare gargarismi con questa soluzione, due volte al giorno per evitare la piorrea. È inoltre possibile utilizzare  legno di margosa per lavarsi i denti. E ‘utile anche nel trattamento della piorrea.

    Olio di Sesamo: ( oil pulling) Fare gargarismi con olio di sesamo aiuta anche nel trattamento della piorrea.

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