Perché le donne in Cina non sono soggette al cancro al seno? Jane Plant, docente di geochimica e capo scientifico del British Geological Survey, ci racconta tramite il suo libro, La tua vita nelle tue mani , di come è riuscita a sconfiggere il cancro eliminando per sempre dalla sua dieta latte e derivati del latte. Jane Plant è stata colpita per ben 5 volte dal tumore della mammella e tutte le cure mediche a cui è stata sottoposta non hanno mai avuto un effetto definitivo. La professoressa aveva infatti già subito l’amputazione di una mammella e si sottopose anche a diverse sedute di radioterapia e chemioterapia. Venne inoltre visitata da alcuni tra gli specialisti più rinomati della Gran Bretagna, senza però trovare mai una soluzione definitiva al suo male.
Nel suo libro racconta che era quasi arrivata sul punto di arrendersi e gettare la spugna, quando alla fine giunse all’ incredibile intuizione che gli salvò la vita, ovvero quella di non mangiare più latte e derivati del latte.
L’intuizione gli venne durante un viaggio con suo marito, più precisamente un viaggio in Cina. La professoressa Jane Plant durante il suo “pellegrinaggio” si accorse infatti che la sua malattia era praticamente inesistente in quel paese. In Cina solo una donna tra 10.000 muore di cancro al seno (corrispondente allo 0,01%), mentre nel Regno Unito le cifre ufficiali parlano di una ogni 12 (corrispondente all’ 8,33%).
Da quel momento lei, con l’aiuto del marito (uno scienziato) cominciarono a studiare il modo di vita e l’alimentazione degli orientali fino ad arrivare all’intuizione che gli salvò vita: le donne cinesi non si ammalano di cancro al seno, né gli uomini sviluppano tumori prostatici perché sono incapaci di tollerare il latte e i suoi derivati, pertanto, non bevono latte e non mangiano formaggi. I cinesi non utilizzano mai il latte e tanto meno per allattare i loro bambini.
Jane Plant decise così di smettere subito di bere latte e mangiare derivati del latte, o alimenti che comunque ne contenevano delle tracce (dolci, biscotti, dolci, burro, ecc..).
Che cosa successe dopo?
Jane Plant ci racconta come in pochi giorni il tumore cominciò a ridursi. Due settimane dopo il tumore cominciò a prudere.
Dopo diventò più blando e cominciò a diminuire. Sei settimane dopo era sparito. Il suo oncologo del Charing Cross Hospital di Londra non poté reprimere un’esclamazione di meraviglia: “Non lo trovo!”. Indubbiamente non si aspettava che qualcuno con un cancro tanto avanzato (aveva infatti invaso il suo sistema linfatico) potesse sopravvivere.
Piú di 60 donne che soffrivano di cancro al seno si misero in contatto con lei per domandarle consiglio. I loro tumori sparirono.
Nel 1989 il dottor Daniel Cramer (dell’Universitá di Harvard) determinò che questi prodotti sono implicati anche nella comparsa del cancro di ovario. E i dati sul cancro alla prostata conducono a conclusioni simili.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) afferma che il numero di uomini che soffre questo cancro in Cina é dello 0,5 per ogni 10.000 persone (0,005%), mentre nel Regno Unito la cifra é 70 volte maggiore, La chiave sta dunque, senza dubbio, nel consumo di latticini.
Per la professoressa Jane Plant il latte di mucca è si un grande alimento… ma solo per il vitello! Ed afferma che la natura non lo ha destinato ad essere consumato da nessun’altra specie. Nel suo libro scrive: “Spero che la mia esperienza possa servire a più donne ed uomini che, senza saperlo, possono star male a causa dei latticini che consumano”.
Articolo tratto dal sito: dietagrupposanguigno.it