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Per colpa di Monsanto ogni secondo bambino nascerà con autismo

Per colpa di Monsanto ogni secondo bambino nascerà con autismo. Massachusetts Institute of Technology (MIT) è giunto alla triste conclusione che entro il 2025 ogni secondo bambino sulla Terra sarà autistico.

Dr. Stephanie Seneffe ha presentato questo messaggio ai rappresentanti della stampa e ha sottolineato che la colpa per l’epidemia imminente è di Monsanto, che è noto per la sua politica aggressiva sui prodotti geneticamente modificati, con il suo erbicida Roundup.

Lo scienziato ha spiegato che questo prodotto contiene glifosato. Questo erbicida è stato sviluppato nel 1970, ma poi non è stato permesso di usarlo per le piante perché le piante morivano dopo l’applicazione del diserbante. L’autore sottolinea che la Monsanto appositamente ha modificato queste piante in modo che, invece di morire per uso di glifosato, le piante completamente lo assorbono.

Ogni secondo bambino nascerà con autismo

I funzionari dell’aziende hanno detto più volte che il consumo di prodotti che sono stati trattati con glifosato, sono sicuri per la salute, tuttavia, gli specialisti del MIT sono dal parere assolutamente opposto. Inizialmente, il prodotto degli Stati Uniti Roundup spruzzato solo sulle piante geneticamente modificate come mais dolce e la soia, ma ora le colture di grano sono anche trattate con glifosato.

Inoltre, non solo questi prodotti contengono sostanze nocive, ma anche “ordinaria” soda americana contiene grandi quantità di glifosato.

Secondo uno studio il diserbante distrugge alcuni tipi di batteri intestinali, cosi portando alle malattie come l’Alzheimer e il Parkinson, che ha già acquisito caratteri di vera epidemia in Occidente. L’obesità e depressione come “effetto collaterale” dell’uso di glifosato negli alimenti, suona con meno paura rispetto al fatto che questo erbicida provoca l’autismo nella prole.

Molti esperti occidentali sono profondamente convinti che l’oligarchia americana è da tempo conosce gli effetti dell’uso di glifosate, tuttavia, ha deciso di utilizzarlo per creare una popolazione che sarà solo in grado di rispettare e ad adempiere il lavoro più semplice.

L’utilizzo di nuovi tipo di fertilizzanti agricoli e di erbicidi porta ad alterazioni dello sviluppo celebrare dei neonati. Secondo gli scienziati dell’Istituto di tecnologia del Massachusetts (Mit) i prodotti della Monsanto potrebbero portare ad un aumento di casi di autismo negli Stati Uniti, “fino a colpire due bambini su tre entro il 2025”. Lo ha denunciato senza mezzi termini la scienziata e ricercatrice del Mit Stephanie Seneff, nel corso di un evento scientifico sponsorizzato dall’organizzazione olistica Groton Wellness, che si è tenuto il 23 dicembre a Groton e di cui ha dato notizia la rivista on line The most important news.

Nel suo intervento la dottoressa Seneff ha mostrato una correlazione notevolmente consistente tra l’aumento dell’uso dell’erbicida Roundup – a base di glifosato -, le coltivazioni per alimenti umani e l’aumento del tasso di autismo tra i bambini nordamericani.

Non poco tempo fa è stata riconosciuta la pericolosa presenza di glifosato nel latte materno delle puerpere statunitensi e, nei bambini autistici, alcuni biomarcatori hanno riscontrato una eccessiva concentrazione di glifosato nei loro corpi.

L’uso generalizzato del Roundup, prodotto dalla company biochimica Monsanto si è particolarmente intensificato già negli anni 1990 ed è continuato a crescere. Nel 1975, secondo i dati riportati dalla dottoressa Seneff, uno su 5000 bambini nordamericani era affetto da autismo, mentre oggi uno su 68 soffre di questa malattia.

Naturalmente l’autismo è un disturbo complesso con molte cause possibili ma, in base ai risultati dei suoi studi, la ricercatrice del Mit chiede che venga presa in seria considerazione la correlazione messa in luce dal suo team. E non mancano certo le credenziali per prendere in considerazione il suo studio. La dottoressa Seneff ha scritto 10 articoli scientifici (7 come autrice principale) in diverse riviste mediche su malattie moderne, sugli effetti dei farmaci sul corpo umano, sulle carenze nutrizionali e sugli impatti delle tossine ambientali sulla salute. Prima di passare alla biologia sempre per il Mit ha fatto parte del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory.

Le mamme di Across America incontrano l’EPA

Recentemente le mamme del gruppo Across America hanno incontrato i funzionari della EPA (Environmental Protection Agency – Agenzia per la protezione ambientale Usa) per discutere di un potenziale divieto o restrizioni nell’uso del Roundup, soprattutto alla luce delle recenti ricerche che hanno fatto trovare livelli allarmanti di glifosato nel latte materno delle puerpere americane, livelli da 760 a 1600 volte superiori a quelli consentì per l’acqua potabile in Europa, tanto per fare un esempio. Inoltre le mamme di Across America hanno anche denunciato all’Epa che la maggior parte degli studi arrivati all’Agenzia sono stati forniti dalle stesse company dell’industria chimica. Hanno poi depositato una quantità di test delle urine a dimostrazione che i nordamericani hanno un accumulo di glifosato nelle urine 10 volte superiore a quello degli europei, e che per quanto riguarda i bambini affetti da autismo, i biomarcatori indicano livelli eccessivi di glifosato nel loro organismo, presentano carenze di minerali, convulsioni e disturbi mitocondriali.

Seneff risponde alle proteste di Monsanto

La Monsanto ovviamente non ci sta e continua a ripetere che il Roundup è innocuo per l’essere umano perché avrebbe degli inibitori che, a livello intestinale, ne impedisce l’assorbimento. Ma è vero in parte, sostiene Seneff, perché Monsanto non mostra risultati di ricerche a lungo termine sull’accumulo di glifosato. Ed è l’accumulo nel tempo che lo rende tossico anche per l’uomo.

Gli effetti indesiderati secondo la ricercatrice del Mit sono: la distruzione dei batteri intestinali benefici, la flora batterica, di conseguenza crescono gli agenti patogeni; interferenza con la sintesi di amminoacidi e metionina con conseguenti carenze di minerali importanti come ferro, cobalto, manganese e molto altro ancora.

Prima ancora che per l’erbicida Roundup, la Monsanto è diventata famigerata per aver prodotto e venduto all’esercito Usa il terribile defogliante denominato Agent Orange, che durante la guerra del Vietnam provocò stragi e distruzioni. Oggi, con i suoi kit di pacchetti con sementi ogm e con il glifosato contenuto nel Roundup, vuole sradicare qualsiasi possibilità di agricoltura sostenibile, perché questo veleno, una volta irrorato, rimane per decenni depositato nei terreni agricoli.

Il glifosato, noto anche come erbicida totale, è un diserbante sistemico non selettivo, cioè fitotossico per tutte le piante. A differenza di altri prodotti viene assorbito per via fogliare per poi traslocare in ogni pozione della pianta devitalizzandola. Funziona così come erbicida ma la sostanza tossica si trasferisce inevitabilmente anche alle coltivazioni quindi agli alimenti che consumiamo.

L’EPA ha stimato che gli Usa hanno impiegato ben 750.000.000 chilogrammi di glifosato solo tra il 2006/2007, in particolare nella coltivazione di soia e mais.

In Italia è difficile reperire dei dati sull’uso di glifosato in agricoltura. Un dato, purtroppo un po’ datato del’ARPAV, fa sapere che nel 2007 nella sola provincia di Treviso sono stati impiegati 55.000 chilogrammi di glifosato e 8.000 chilogrammi di ammonio-glufosinato. Altre ricerche a riguardo non risultano siano state fatte.

Per saperne di più sugli studi della dottoressa Stephanie Seneff doc in inglese clicca qui.

La situazione in Italia

In Italia non si può per legge coltivare piante Ogm, ma il glifosato è molto utilizzato. Il contatto con il pesticida può avvenire con l’aria, nelle zone in cui viene usato, o con il cibo, su cui possono rimanere residui. Il più recente Rapporto nazionale pesticidi nelle acque dell’Ispra ha messo in evidenza inoltre il problema dei residui nelle acque italiane, sia superficiali che sotterranee. Su 1.469 punti di monitoraggio delle acque superficiali, il 17,2% ha mostrato concentrazioni superiori ai limiti. Nelle acque sotterranee, su 2.145 punti i superamenti sono stati il 6,3%. Il glifosato e il suo derivato Ampa (acido amminometilfosfonico) sono le sostanze che più spesso superano i limiti. Nel 2012 il glifosato è stato trovato nel 18% dei campioni di acque superficiali e l’Ampa nel 47%. Lo Iarc non ha potere normativo, ora sta agli enti nazionali ed europei disporre le limitazioni ritenute necessarie per proteggere la salute di tutti. La Francia si sta già muovendo e ha varato il piano Ecophyto contro l’eccesso di pesticidi in agricoltura.

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