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Intolleranza al glutine: Cosa dobbiamo fare se abbiamo il sospetto?

“Glutine” “Celiachia” “senza glutine” parole e termini che sono più volte suonate in questi giorni e che coprono spazi specialisti di comunicazione di salute in nutrizione e dietetica è spiegano molto bene ciò che accade intorno a questi concetti e come glutine può incidere sulla salute.

Ma pochi sanno, e molti non sanno per certo che cosa è il glutine e peggio quali rischi ci esponiamo se consumiamo tale componente che è incluso nella maggior parte dei cibi che di solito nutriamo senza pensare a ciò che si può impatto sul nostro corpo. Tra le altre cose, i non celiaci che scelgono autonomamente di eliminare il glutine incorrono nel rischio di non poter più diagnosticare la celiachia, in caso esista veramente. Chi ha il dubbio dovrebbe prima consultare un dottore e poi considerare il tipo di alimentazione da seguire.

Intolleranza al glutine

Il glutine è una sostanza proteica naturalmente presente in diversi tipi di cereali, ma viene anche utilizzata dalle industrie alimentari come legante per tenere insieme gli ingredienti: lo si trova in prodotti insospettabili come sughi, zuppe pronte e cioccolato. Un italiano su 100 è celiaco, cioè ha un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, causata dal glutine. Nell’organismo dei celiaci questa proteina scatenano una risposta autoimmune e la conseguenza è un danno alla mucosa intestinale, compromettendo l’assunzione di altri nutrienti. Si può presentare con una sintomatologia classica intestinale (con nausea, vomito, diarrea, stipsi e addome gonfio) o con una sintomatologia atipica extra intestinale, sempre più frequente (sintomi neurologici, dermatite erpetiforme, etc…). La celiachia può anche essere asintomatica, pur continuando a danneggiare l’organismo. L’unica terapia possibile è un’alimentazione completamente priva di glutine.

Esiste poi la sensibilità al glutine non celiaca (NCGS), una sorta di reazione avversa al glutine con manifestazioni molto più leggere della celiachia, di cui però non si hanno molte certezze. Non si hanno ancora degli strumenti per riconoscerla: in genere, la diagnosi avviene per esclusione della celiachia, basandosi su sintomi come mente annebbiata, nausea, problemi intestinali, dolori muscolari e stanchezza. La cura, anche in questo caso, è l’eliminazione del glutine, mentre possono essere tollerati gli alimenti con tracce di glutine o piccole quantità di questa proteina.

Negli ultimi anni si è verificato un incremento delle diagnosi della NCGS e della celiachia, fino a 5 volte soprattutto nei bambini, dovuto anche al miglioramento delle tecniche di accertamento per riconoscere questi disturbi. Le cause si identificano in un aumento del consumo di grano, a una modificazione della qualità del frumento e del glutine presenti nei prodotti e al sempre più frequente uso del glutine nelle industrie come additivo o come riempitivo.

Vediamo quali sono i sintomi che compaiono più frequentemente in caso di intolleranza al glutine:

1. Problemi digestivi: si può avvertire gonfiore, aria nella pancia e soffrire di diarrea o stitichezza. Nel caso della stitichezza, bisogna fare attenzione in particolare ai bambini notando se il problema compare soprattutto dopo aver mangiato glutine.

2. Cheratosi pilare, nota anche come “pelle di pollo” che colpisce soprattutto la parte posteriore delle braccia. Cio’ potrebbe essere indice di una carenza di acidi grassi e vitamina A, dovuta al malassorbimento di questi nutrienti causato dal glutine nell’intestino.

3. Senso di stanchezza, fatica, nebbia nel cervello o particolare sensazione di appesantimento psico-fisico dopo aver mangiato un pasto contenente glutine.

4. Sintomi di tipo neurologico come ad esempio vertigini, sensazione di perdere l’equilibrio, giramenti di testa fino ad arrivare a veri e propri svenimenti. Ma anche ansia, depressione o sbalzi di umore.

5. Emicrania, mal di testa: bisogna però escludere la presenza di altre patologie, periodi di stress, sindrome premestruale o altre situazioni in cui questo sintomo può comparire.

6. Squilibri di tipo ormonale, come sindrome pre-mestruale molto forte, sindrome dell’ovaio policistico o infertilità inspiegata.

7. Infiammazione, gonfiore o dolore alle articolazioni (non dovute a traumi o patologie in corso) ad esempio a dita, ginocchia o fianchi.

Anche se non esiste un test certo, ne esistono alcuni che possono confermare la presenza di alcune condizioni che si presentano frequentemente in caso di intolleranza al glutine. Queste condizioni includono:

  • Bassi livelli di ferro.
  • Grassi nelle feci.
  • Salute dentale deficitaria a causa della mal nutrizione.
  • Scarso assorbimento di calcio.
  • Crescita rallentata nei bambini.
  • Non eliminare il glutine dalla dieta di tuo figlio senza consultare il tuo pediatra. Dovrà prima eseguire i test per la celiachia e l’allergia al glutine. Se il dottore crede che a tuo figlio possa giovare una dieta senza glutine, ti darà istruzioni dettagliate e offrirà la sua supervisione durante il processo.

In ogni caso, se i sintomi si presentano , è molto importante di andare da un medico per fare gli esami e per fare la diagnosi giusta e scoprire se siete intolleranti al glutine. Se è così, dovrete sapere che nel mercato e ci sono molti prodotti “senza glutine” e la vostra vita non cambierà così drasticamente

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