Nel 1831 il professor Touery (in presenza dei suoi colleghi dell’Accademia francese di medicina) bevve una dose letale di stricinina, e con loro grande sorpresa, sopravvisse. Egli combinò il veleno con del carbone attivo.
Il carbone attivo è uno dei rimedi probabilmente più efficaci conosciuti oggigiorno, in caso ci sia un imminente bisogno di depurare il nostro tratto gastrointestinale. Può essere utilizzato in caso di avvelenamento dovuto a qualsiasi tipo di tossina.
Il carbone attivo, è una sostanza spugnosa formata da diverse sostanze contenenti carbonio di origine naturale, che riduce l’assorbimento di sostanze velenose del 60%. In poche parole, il carbone attivo, è carbone trattato con dell’ossigeno a delle temperature molto elevate, la sua composizione chimica è molto simile a quella della grafite. Grazie ai numerosi pori sulla sua superficie, il carbone attivo possiede delle proprietà assorbenti e catalitiche molto utili.
Il carbone vegetale è un integratore alimentare efficace contro molti problemi digestivi, soprattutto quando siano associati a sintomi come aerofagia e meteorismo.
Questi ultimi due disturbi sono, a loro volta conseguenza di cattive abitudini alimentari – ad esempio il mangiare troppo in fretta e voracemente, inglobando aria oltreché cibo – e di disfunzioni intestinali.
Quando ci si ritrova spesso e volentieri con la pancia gonfia come un tamburo dopo i pasti o in fase digestiva, quando si produce una quantità eccessiva, abnorme, di gas intestinali (meteorismo) e l’intero processo digestivo risulta lento e laborioso, sicuramente all’origine c’è qualche alterazione da indagare. Ad esempio, potremmo soffrire, senza saperlo, di una qualche allergia o intolleranza alimentare la quale, a sua volta, produca una sindrome da malassorbimento.
In questi casi il sintomo più evidente è una carenza nutrizionale che si ripercuote su tutto il benessere dell’organismo. Anche disturbi comuni come colite, gastrite e reflusso, malattie infiammatorie del tubo digerente che possono avere cause sia fisiche che psicologiche (come lo stress e l’ansia), danno come sintomo dispepsia e gonfiore addominale associato a crampi.
In tutti questi casi, il carbone vegetale può essere di grande aiuto, e scopriamo perché. Di fatto questo prodotto altro non è che un supplemento di fibre vegetali lignee, ricavate da alberi come la betulla o il salice, il cui legno sia stato sottoposto ad un processo di pirolisi, ovvero decomposizione termica in assenza di ossigeno. Grazie a questo procedimento, le fibre di legno diventano porose, acquistendo una proprietà specifica chiamata “adsorbenza“.
E’ grazie a questa qualità se il carbone vegetale, una volta ingerito, riesce a “catturare” le bolle d’aria e di gas prodotte a livello di stomaco e di intestino, facilitandone, in tal modo, l’eliminazione. Infatti la caratteristica di tutte le fibre vegetali è la indigeribilità, esse attraversano l’intestino “intatte” e, anzi, nel passaggio si “arricchiscono” di tutte le sostanze gassose e tossiche (quindi nocive) che incontrano e che portano via con sè nelle feci.
Un cucchiaino di carbone attivo ha una superficie di circa 93 m2 . Questa sostanza assorbe e aiuta ad eliminare le tossine, i metalli pesanti, sostanze chimiche , farmaci, morfina e pesticidi dal nostro corpo.
I vantaggi del carbone attivo e quando usarlo
- Avvelenamento da varie sostanze chimiche come farmaci, metalli pesanti tossici, alcaloidi:
- Disintossicazione generale del corpo;
- Intossicazione alimentare;
- Problemi legati allo stomaco come l’eccesso di gas, diarrea o indigestione;
- Cattivo odore del corpo e l’alito cattiv:o;
- Epatite: cronica e virale;
- Sindrome da astinenza (tendenzialmente è utilizzata per l’alcolismo e non per la tossicodipendenza);
- Intossicazione causata dalla chemioterapia o dalla radioterapia;
- Varie malattie della pelle;
- Infiammazioni:
- Aiuta a ridurre il colesterolo, i trigliceridi e i lipidi nel sangue.
“Il carbone attivo aggiunto alla dieta delle pecore ( 5% della dieta totale) per sei mesi non ha causato una perdita di sostanze nutritive rispetto alle pecore che non ricevono carbone.”
Non ha perciò alterato i livelli nel sangue o nelle urine urinarii di: calcio, rame, ferro, magnesio, fosforo inorganico, potassio, sodio, zinco, creatinina, acido urico, azoto ureico, fosfatasialcalina.
Come usare il carbone vegetale attivo
In una famiglia, si usa il carbone da 3 a 4 volte all’anno per purificare dalle sostanze nocive che ingeriamo malgrado tutte le precauzioni che si possono prendere.
Il protocollo per una cura di drenaggio è il seguente
- 2 cucchiai da minestra ad ogni pasto diluito in mezzo bicchiere di acqua per 15 giorni poi 3 cucchiai da minestra al giorno per il mese seguente se si vuole drenare in profondità le cellule dell’organismo.
- per un bambino, i cucchiai da minestra possono essere sostituiti da cucchiai da caffè e il protocollo di 15 giorni è sufficiente
- per quelli che faticano a bere il carbone nel bicchiere e per evitare di annerire i denti, utilizzate una cannuccia (il nero ad ogni modo non resta sui denti, basta risciacquarli bene per vederli di nuovo bianchi)
Tra le altre indicazioni terapeutiche del carbone vegetale, alcune sono molto di attualità con l’arrivo dell’estate: turista, intossicazione alimentare, puntura di insetti, morsi di ragni e zecche… Ecco alcune ricette per la famiglia xche vi permetteranno, ve lo auguro, di evitare molti dolori e inconvenienti:
Turista (la diarrea del viaggiatore) e altre intossicazioni alimentari:
- 2 cucchiai da minestra di carbone attivo in polvere in un bicchiere di acqua fredda ogni 4 o 8 ore fino alla remissione della diarrea
Puntura di ape:
- Per un sollievi immediato: mischiare un cucchiaio da tè di carbone in un pò di acqua in modo da ottere una pasta da applicare direttamente sulla puntura
- Per un sollievo durevole: applicare una compressa
- Per punture multiple: versare 2 grandi bicchieri di carbone in polvere in una vasca da bagno e immergere la persona per circa 30 minuti
Punture di formiche, zanzare:
- Umidificare un pezzo di garza
- Spolverizzare del carbone con un piccolo cucchiaio fino a quando la garza diventa nera a applicare sulla puntura
Morsi di ragni e zecche:
- Applicare rapidamente una compressa o bagnare la persona con acqua carbonata
- Cambiare spesso la compressa, ogni 30 minuti per le 8 prime ore poi ogni 2 ore
- Lasciare in seguito un intervallo di 2 a 8 ore tra le compresse fino alla completa guarigione
Il principio è lo stesso ogni volta: il carbone assorbirà le tossine, i veleni, e anche i batteri che possono infestarvi (soprattutto nel caso dei morsi di zecche)
Il carbone attivo è spesso presente come ingrediente nei prodotti per la disintossicazione del corpo. È possibile trovarlo varie forme come in polvere, liquido o in capsule. Decidi tu in quale forma assumerlo in base alle tue esigenze.